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Come si cura il dolore al collo?

Arriva il Natale, con il Natale il freddo, quello tagliente, quello che investe con colpi di vento improvvisi, con raffiche di pioggia battenti. E sorprende i muscoli del collo spesso scoperti o, peggio, accaldati, rinfocolando dolori cronici sopiti o sviluppandone di nuovi, che possono rovinare le feste con fitte e bruciori insistenti, contratture, irrigidimento.

Cos’è la cervicalgia?
Il dolore cervicale rappresenta senza dubbio una delle cause più comuni per cui ci si reca dal medico curante e consiste in un’infiammazione che provoca un dolore acuto e persistente nella regione posteriore del collo per irradiarsi alle spalle e, nei casi più gravi, alle braccia. Al dolore si associano quasi sempre delle contratture muscolari riflesse, con conseguente rigidità del collo. Sebbene i rimedi medicamentosi siano efficaci e gli episodi acuti possano risolversi nel giro di pochi giorni, non bisogna sottovalutare un dolore di tipo cervicale solo perché comune ai più, giacché esso ha la tendenza subdola a cronicizzarsi.

Che cosa occorre fare?
Prevenire innanzitutto, coprendosi bene per ripararsi dal freddo, poi, certamente nella corsa frenetica all’acquisto dei regali, sia che si affronti di buon grado sia che si affronti malgrado tutto, è bene stemperare la tensione ed evitare di irrigidirsi in gesti meccanici o di sottoporsi a via vai continui in macchina, giacché il trascorrere molto tempo alla guida insiste sulle aree soggette a cervicalgia; infine è necessario non caricarsi di decine di buste e pacchetti, per non fare sforzi improvvisi o sollevare e trasportare pesi eccessivi, con buona pace delle compere sfrenate!

Come si cura?
Quando il dolore cervicale è lieve e occasionale si può applicare dell’arnica associando l’applicazione omeopatica a un lieve massaggio.
Quando invece il dolore è fastidioso e ricorrente occorre certamente consultare un medico, che affronterà il problema con la prescrizione di un antinfiammatorio locale in forma di crema.

Se la cervicalgia è di importante entità e lo stato infiammatorio avanzato, sarà consigliabile affidarsi a mani esperte che interverranno con della fisioterapia mirata e tecarterapia, anche per evitare che alla cervicalgia si associno i disturbi che spesso essa implica, quali l’emicrania o le vertigini. Quindi, sebbene le cure farmacologiche siano validi strumenti nel trattamento riabilitativo dei pazienti affetti da cervicalgia, la tecarterapia ha un’efficacia terapeutica altissima sul lungo termine e inoltre dona un sollievo immediato dal dolore, apportando dunque anche un beneficio nel breve periodo alla salute del paziente, oltre ad evitargli di incorrere negli effetti collaterali spesso causati dai componenti chimici e dai principi attivi dei prodotti farmaceutici.