La Blu Volley Verona parteciperà alla Challenge Cup edizione 2015/16. La qualificazione è arrivata in virtù del quinto posto conquistato in regular season. La partecipazione alla Challenge Cup rappresenta un ulteriore obiettivo raggiunto del club nel piano di sviluppo triennale messo in atto a partire dall’estate 2014.
Golden Star sostiene il club scaligero che, anche grazie a Fisiowarm e ai suoi innovativi trattamenti tecarterapici, ottiene risultati sempre migliori di anno in anno.
Di seguito, Simone Broglia, fisioterapista della Blu Volley Calzedonia Verona nella stagione sportiva 2013/14, ci racconta un paio di esperienze sul campo.
“La ENDOWARM era una delle strumentazioni più all’avanguardia a disposizione dello staff fisioterapico con cui abbiamo svolto la stragrande maggioranza del lavoro sia di tipo preventivo che terapeutico (2 distorsioni TT di secondo grado).
Fortunatamente gli atleti non hanno avuto infortuni importanti durante la stagione, ma le distorsioni alla caviglia erano frequenti, ne riporto due: la prima distorsione di grado 1/2 è stata curata con ghiaccio e bendaggio compressivo associata a tecar con scopo drenante a bassa intensità e limitrofe alla zona di lesione (per 2 volte al giorno) con riduzione del gonfiore in soli 3 giorni; successivamente il trattamento è proseguito con tecarterapia con capacitivo e resistivo associato a laser terapia sulla zona del trauma con una riduzione del dolore in 3 giorni cosa che ha consentito all’atleta di tornare ad allenarsi dopo soli 6 giorni e in campo dopo 10. Ovviamente il lavoro con tecar e laser a scopo terapeutico è proseguito fino a completarsi in 20 giorni per scongiurare eventuali recidive, molto frequenti invece in casi trattati frettolosamente.
La seconda distorsione TT di secondo grado è stata trattata con ghiaccio e bendaggio compressivo e tecarterapia a scopo drenante (per 2 volte al giorno) per 5 giorni associato a idrokinesiterapia; successivamente il trattamento è proseguito con tecar capacitivo e resistivo assieme a laser terapia sulla zona di lesione con riduzione del dolore in 3 giorni e quindi con conseguente ritorno in campo dell’atleta a soli 8 giorni dal trauma… il programma terapeutico è poi proseguito per i successivi 20 giorni evitando così ricadute.
Grazie ad essa abbiamo potuto evitare la cronicizzazione di patologie da sovraccarico. La tecarterapia si è rivelata utilissima e nei trattamenti e nella prevenzione, sia a livello muscolare che tendineo per evitare la cronicizzazione di patologie da sovraccarico oppure overdue sia strutturale che sintomatico”.