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Il mal di schiena è una delle condizioni dolorose più diffuse a livello mondiale. Solo in Italia ne soffrono circa 15 milioni di persone e si ritiene che più della metà degli italiani patisca almeno un episodio di mal di schiena durante l’anno.

Le tipologie di mal di schiena trattate dai fisioterapisti sono diverse, tra le più comuni ci sono sicuramente episodi di ernia del disco e protrusioni discali, sindromi faccettarie, problematiche di ridotta stabilità come le anterolistesi e condizioni di natura miofasciale come i trigger point.

Sta al fisioterapista eseguire una corretta valutazione iniziale per individuare quale sia l’origine della disfunzione di movimento da trattare.

Il trattamento integrato dei trigger point

Il trattamento integrato dei trigger point è una porzione circoscritta di tessuto miofasciale con caratteristiche ben precise, tra le quali:

  • Rigidità
  • Ipofunzionalità muscolare
  • Dolore alla palpazione
  • Dolore riferito
  • Taut Band
  • Twitch Response
  • Alterazione pattern motorio

Il trattamento può avvenire con tecniche e strumenti differenti che hanno in comune i seguenti elementi:

  • Compressione Locale
  • Stretching Locale
  • Release Fasciale locale
  • Mobilizzazione intermuscolare

Ad oggi, per un’efficacie esecuzione del trattamento e per preservare le proprie mani da un eccessivo sovraccarico, il fisioterapista utilizza sempre di più gli Iastm per il trattamento di problematiche miofasciali.

Come molti di noi già sanno, la parola IASTM è un acronimo di Instrument Assisted Soft Tissue Mobilization, che tradotto in Italiano significa Strumenti per la mobilizzazione dei tessuti molli.

Fino a poco tempo fa il fisioterapista che voleva effettuare un trattamento combinato IASTM e tecarterapia, era costretto a scomporre il trattamento in due tempi: prima con la tecarterapia e poi effettuando il trattamento meccanico con lo strumento, o viceversa.

Ad oggi invece il sistema Fisiowarm 7.0 permette di unificare e amplificare i benefici di questi due approcci permettendo al fisioterapista di utilizzarli contemporaneamente. Infatti uno IASTM polifunzionale, il FascialFull, è stato reso un vero e proprio elettrodo della serie Fisiowarm. In questo modo abbiamo uno Iastm che eroga anche energia! Il fisioterapista ha la possibilità di utilizzare questo strumento in tutte le sue differenti sfaccettature a seconda del tipo di mobilizzazione che vuole ottenere per il tessuto da trattare con il plus della stimolazione biologica del tessuto.

Come insegniamo nei nostri Corsi, per questo tipo di trattamento si utilizza uno spettro di frequenze che va dai 500 KHz per le aree miofasciali più profonde ai 900 KHz per quelle più superficiali.

Tecarterapia e Trigger Point

Quando esistevano sole le tecarterapie unipolari, con elettrodo e piastra, i trattamenti erano per lo più passivi. Il motivo stava nel fatto che se il paziente si muoveva c’era il rischio che la piastra perdesse il contatto. Pensa ad esempio a quando posizionavi la piastra sotto la pancia del paziente prono per trattare il segmento lombare: era possibile integrare quel trattamento con delle posture McKenzie?

Con il sistema Fisiowarm 7.0 integrare lo stimolo biologico della tecarterapia con tecniche di terapia manuale e mobilizzazioni attive non è più un problema, da anni! Questo grazie all’impiego di una serie di accessori innovativi e dinamici tra i quali l’elettrodo bipolare.

Cos è l’elettrodo bipolare?

È un elettrodo che è libero dalla piastra. Questo è possibile perché l’elettrodo stesso include “la piastra”!

Come spieghiamo ai nostri Corsi dell’Accademia Italiana di Tecarterapia, la differenza tra piastra ed elettrodo risiede solo nella forma e nella dimensione. Se piastra ed elettrodo hanno la stessa forma e dimensione, come nel caso dell’elettrodo bipolare resistivo, la concentrazione di carica è la stessa.

Nel caso dell’elettrodo bipolare capacitivo invece, piastra ed elettrodo si trovano sulla stessa superficie.

Per il trattamento integrato di problematiche discali e articolari uno degli accessori Fisiowarm più utilizzato è l’elettrodo bipolare resistivo Profile, con una frequenza consigliata di 300 KHz (trattandosi di tessuti profondi) poiché consente di attraversare il tessuto target senza inutili dispersioni di energia in altri distretti.

Artropatie Cervicali

Essendo facile da impugnare ed applicare consente di integrare lo stimolo biologico con mobilizzazioni vertebrali postero-anteriori, mobilizzazioni in movimento ed esercizi specifici.

Nell’immagine qui sotto, c’è la schematizzazione del trattamento di una faccetta articolare: l’elettrodo bipolare si applica parallelamente alla colonna in modo da poter avere il tessuto target al centro della geometria. 

    elettrodo bipolare trattamento faccetta articolare

    In questa immagine invece abbiamo schematizzato la disposizione dei due elettrodi per il trattamento di problematiche discali.

    trattamento bipolare discale

    Trattamento di una cervicobrachialgia causata da un’ernia

    Tecarterapia e Trigger Point

    Il sistema unipolare classico (con piastra ed elettrodo) è profondo e molto efficace in alcune condizioni specifiche come nel trattamento della cervicobrachialgia. Qualora fosse possibile consigliamo di trattare il paziente da seduto.

    Affinché il trattamento risulti il più efficacie possibile consigliamo di posizionare l’elettrodo resistivo nel distretto controlaterale e superiore a rispetto a quello target, come è indicato nello schema sottostante.

    unipolare con piastra ed elettrodo

    Come sai le tecniche di neurodinamica sono delle tecniche di mobilizzazione che hanno l’obbiettivo di migliorare e recuperare la mobilità del sistema nervoso periferico. È possibile integrare queste tecniche in un trattamento di tecarterapia mediante l’utilizzo del sistema Neutro Dinamico®.

    Come vedi nell’immagine che segue, inforcando gli elettrodi (protetti superiormente) tra le dita, è possibile seguire e controllare la corretta esecuzione del movimento di Slump. Il trasferimento è di tipo resistivo, la frequenza utilizzata è di 300 KHz. Per condizioni di dolore cronico l’emissione è continua, mentre in particolari condizioni acute, qualora il fisioterapista volesse contenere l’effetto termico si può scegliere un’emissione diversa come la Superpulsata.

    Tecarterapia Fisiowarm e Slump

    In questa immagine si vede il trattamento integrato con la neurodinamica per il nervo sciatico, e ovviamente tale tecnica è riproponibile anche per gli altri nervi periferici, come il nervo mediano per l’arto superiore.

    Abbiamo creato un processo formativo che guida il Fisioterapista nell’acquisizione di tutte le informazioni per integrare e mettere in pratica, con il massimo dei risultati, le varie possibilità di approccio e cura dei pazienti.

    Andrea Pettirossi
    Fisioterapista, Esperto in Terapia Manuale Ortopedica. Specializzato in Tecniche Chiropratiche.

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